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Paste e paste

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Spesso, quando torno a casa in vacanza, mi chiedono tutti ricette di paste, specificando sempre “ sai, ricette che possiamo fare anche noi a casa” . Ho capito che in Romania c’è quest’idea che le paste non si possano cucinare sempre con gli ingredienti che si trovano da noi e che, per mangiare un buon piatto di pasta, devi andare al ristorante. Non ho mai saputo cucinare e non ho mai avuto la passione per la cucina. Quando ero in Romania non cucinavo quasi mai, mangiavo fuori, o andavo spesso a mangiare da mia zia Otilia e, il fine settimana, dai miei, a Bistrita. In radio, dove lavoravo dalla mattina alla sera, a pranzo il nostro paradiso culinario era il riso al bambù che ordinavamo al ristorante cinese. All’improvviso l’aria si riempiva di arome orientali. Ho imparato a cucinare in Italia, me l’ha insegnato mio suocero, che aveva un albergo in Toscana ed è un ottimo chef. Ho iniziato con ricette semplici, tradizionali, quelle “caserecce”, come le chiamano gli italiani. Non ricette elaborate, ricercate, ma quelle che aveva imparato dalla sua mamma o dalla nonna e che aveva impreziosito un pò, proprio il tipo di cucina che è stato riscoperto negli ultimi anni in Italia e che è molto ricercato tra i turisti stranieri. Perciò, quando qualcuno mi chiede in Romania di dargli qualche ricetta di paste io penso alla cucina semplice, rustica, con ingredienti facili da trovare o da adattare, ricette che si possono preparare anche nei campus, nelle cucine “povere”, ricette veloci ma squisite. Cucinare pasta ha un grande vantaggio, è molto veloce, in un quarto d’ora hai preparato un piatto saporito che ti sazia. Il problema è che devi inventare ogni giorno un altra ricetta e questo fatto per la mia cugina Mia, per esempio, è impensabile, visto che da noi si cucina un giornata intera per tutta la settimana. Certo che se calcoliamo il tempo che passa Mia in cucina sabato con quello che passo io ogni giorno, secondo me c’è parità. In Italia il pranzo in famiglia è sacrosanto, per molti c’è la pausa pranzo dale 13 alle 16.00, quando chiudono negozi e alcuni ufficci. E’ una tradizione che mi è piaciuta sin dall’inizio, forse perché io avevo solo il ricordo del pranzo in famiglia di domenica. Per concludere, il nostro blog avrà anche una categoria di cucina, in cui vi proporeremo ogni settimana delle ricette semplici da preparare, dei consigli facile da sugire, senza avere la presunzione di insegnarvi a cucinare.

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