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L’Atlante geografico della Bellezza… partendo dalla Romania

“La bellezza è ovunque, è nella diversità, è negli occhi di chi guarda e chi guarda è sempre qualcun altro”.

mihaelaMihaela Noroc è una giovane fotografa rumena che ha realizzato un progetto artistico inedito: il primo Atlante Geografico della Bellezza, chiamato Beauty around the World (BAW). Le sue foto, che ritraggono un centinaio di volti femminili, naturali, catturati nella loro essenza,  senza trucco o ritocchi, hanno già fatto il giro del mondo. Sono ritornate, come per magia, negli stessi posti dove l’artista ha catturato la bellezza delle donne, cercando la semplicità, la grazia dei gesti, l’armonia: su 4 continenti, in 37 paesi, tra Ecuador, Peru, Cuba, Romania, Colombia, Canada, Russia, Iran, Stati Uniti, Cile, Singapore, Cina, Ethiopia ecc. Volti diversi, bellezze diverse. In costumi tradizionali e coloratissimi o con un abbigliamento sportivo e casual, queste donne sono soprattutto specchio delle diverse società. “Forse tra 50 anni tutte le donne potranno vestirsi e comportarsi in egual modo, in cuor mio spero che questo atlante sia la testimonianza delle culture e tradizioni di un’epoca”, ha detto la fotografa rumena. Il suo intento era maramures quello di mostrare che la diversità è ricchezza e che nessun costume, stile, colore della pelle o difetto può mai rientrare nel concetto universale e generale di bellezza.

Per un anno e mezzo Mihaela Noroc ha fotografato centinaia di donne molto diverse tra loro, nei quartieri malfamati della Colombia, in una moschea iraniana, nella foresta amazzonica, nei quartieri chic di Oxford, nelle favelas brasiliane, nell’altopiano tibetano, nel più grande tempio buddista di Myanmar,  ma anche per le strade affollate di New York e nei sobborghi di Sydney.

“Siamo belle proprio perché siamo così diverse, posso dire che la bellezza è ovunque. La grazia prescinde dalla perfezione fisica, dalla condizione sociale, dalle tradizioni culturali, dalla taglia dei pantaloni. È solo una questione di armonia interiore”.colore Parola di Mihaela Noroc che non ha voluto ritrarre semplicemente dei volti belli, ma piuttosto realizzare uno studio inedito sulle diversità sociali tramite i volti delle donne. Ognuna di loro racconta la storia delle sue origini, della sua cultura e delle sue tradizioni. Come ad esempio, la giovane ragazza persiana, incontrata in una moschea a Teheran, che ha accettato di essere ripresa, in un iranianapaese dove alle donne è vietato scoprirsi il volto, danzare o cantare. Con la complicità di alcuni iraniani, liberali e molto aperti, Mihaela è riuscita a rubare alla ragazza un vero servizio fotografico e i suoi splendidi occhi azzurri, sono rimasti tra i ricordi più belli di quest’avventura.

Ha scelto di ritrarre volti naturali cercando di catturare “quel momento di sincerità e serenità tipico delle donne”, ed è proprio per questo motivo che ha preferito cercare i suoi soggetti casualmente per strada, nei mercati, nei bar o nelle aule universitarie.

rigaIl progetto artistico Beauty Around the World è parte di un progetto più ampio e complesso, chiamato Călător cu tricolor (Viaggiatore con il tricolore), iniziato nell’agosto del 2013. Mihaela, insieme al marito, Ștefan Marinescu, sceneggiatore Tv, hanno deciso di lasciare il lavoro, di prendere tutti i risparmi e di girare il mondo, con lo zaino in spalla e la macchina fotografica in mano. Si sono ispirati alla storia del globetrotter rumeno, Dan Dumitru, entrato nel Guinness dei primati per aver fatto il giro del mondo a piedi, all’inizio del ventesimo secolo.

La loro avventura potrebbe essere considerata un’originale dichiarazione d’amore verso il proprio paese, visto che dovunque si sono fermati hanno parlato alla gente della loro Romania. Il simbolo della loro spedizione è stato proprio il tricolore rumeno che hanno portato con loro e hanno postato come “tricolike“, vicino ai posti simbolo di ogni paese visitato.tricolor cina

Siamo partiti alla scoperta del mondo perché volevamo sentire la nostalgia del nostro paese, volevamo capire meglio la Romania, conoscendo tante realtà e culture diverse, e alla fine siamo davvero riusciti a conoscerlo meglio”, confessa Ștefan Marinescu. “Quando parli con uno sconosciuto, la prima domanda a cui devi rispondere è Di dove sei? Il posto da dove proveniamo è più importante del nome, della posizione sociale o delle cose che realizziamo. Praticamente, fuori dai confini nazionali, siamo il paese da cui veniamo”, spiega Marinescu.  Secondo lui,  purtroppo, essere rumeni non sempre è motivo di orgoglio. Spesso ci si sente vittima dei pregiudizi altrui, e ancora più spesso della propria insofferenza verso il paese che si ama odiandolo.

tricolor2Călător cu tricolor è un viaggio alla scoperta del mondo, ma anche alla (ri)scoperta del proprio paese. Girando il mondo da rumeni i due giovani hanno capito che ci sono (ancora) mille motivi per amare la Romania. Motivi così semplici, così diversi quanto diversi sono i volti delle donne ritratte nel primo Atlante geografico della Bellezza, realizzato da Mihaela Noroc. Il suo progetto ha fatto parlare molto della Romania e le sue foto sono state pubblicate sulle prime pagine delle riviste più prestigiose di tutto il mondo.  Călător cu tricolor ha compiuto in bellezza la sua missione.